Giorgio Roncolato, Obmann der Kulturvereinigung Bepino Segato und Matteo Grigoli, Präsident der Raixe Venete erhielten am 6. Dezember nach der Gedenkveranstaltung für Sepp Kerschbaumer in Verona je ein Bild „Unsere Freiheitskämpfer- Ihre Opfer bleiben unvergesslich“ vom Südtiroler Heimatbund überreicht. Damit möchten wir unseren Dank für die Organisation dieser Gedenkfeier vor dem Kerker, in dem Sepp Kerschbaumer sein Leben aushauchte, unterstreichen, so der Südtiroler Heimatbund. Giorgio Roncolato hat in seiner Ansprache ein gemeinsames Vorgehen gegen Rom vorgeschlagen. Dieser Vorschlag kann nur unsere Zustimmung finden, so Roland Lang, Obmann des SHB.
Anbei die beiden Ansprachen, die am 6. Dezember anlässlich der Gedenkfeier für Kerschbaumer in Verona gehalten wurden:
Cari Tirolesi e Veneti.
Oggi si trovano davanti a queste mura delle carceri i rappresentanti di due popoli per commemorare un combattente per la libertà‘. Un uomo, che dapprima ha attirato l’attenzione del suo popolo con l’esposizione della bandiera tirolese, con scioperi della fame e cose simili. Quando ciò‘ non era sufficiente, anzi quando lo stato italiano soffoco‘ anche queste piccole fiammelle d’identità‘ tirolese, cercando di distruggerle con leggi di origini fascista, Sepp Kerschbaumer ed altri patrioti tirolesi hanno usato la dinamite.
Il Sudtirolo e‘ stato rubato dall’Italia ed occupato, secondo i combattenti per la libertà‘ il territorio rubato doveva essere restituito.
Dopo torture bestiali nelle caserme dei carabinieri ,Sepp Kerschbaumer ed altri combattenti per la libertà‘ sudtirolesi venivano arrestati e giudicati nel dicembre 1963 dal tribunale di Milano,dopo anni di detenzione preventiva. In base a leggi fasciste del codice Rocco,essi vennero condannati ad oltre 500 anni di carcere.
Sepp Kerschbaumer, che si era assunto la responsabilità‘ di tutti gli attentati ,veniva condannato a quasi 16 anni. Il 7 dicembre 1964, cinquanta anni fa, un infarto lo libero‘ in questo carcere dal suo impegno per il Tirolo.
Su iniziativa di Matteo Grigoli ci troviamo oggi, il Suedtiroler HEIMATBUND e gli Schuetzen sudtirolesi, unitamente con i rappresentanti di Raixevenete ed altre donne ed uomini patriottici del Veneto, sotto le mura delle carceri della città‘ di Verona. In commemorazione del sacrificio del combattente per la liberta‘ Sepp Kerschbaumer e di molti altri combattenti per la liberta‘ sudtirolesi e veneti, che hanno speso la loro vita per il loro popolo e la liberta‘.
E da qui chiediamo insieme il diritto all’autodecisione per tutti i popoli, così‘ come garantito dai diritti dell’uomo, ratificati anche dall’Italia nel 1977. Concludiamo finalmente quel miserabile periodo,nel quale popoli sottomettono altri popoli. Perche‘ solo laddove vengono rispettati liberta‘ e diritto, può‘ governare la pace.
Grazie Raixevenete e associazione Bepin Segato per l’invito.
Roland Lang
Presidente del Suedtiroler Heimatbund
Cari patrioti Veneti e Tirolesi, cari amici,
siamo qui oggi a commemorare il ricordo di un grande uomo, un uomo che non ha mai smesso di amare la sua heimat, un uomo che non ha mai rinnegato i suo valori cristiani.
Questi valori sono ben radicati in molti di noi Veneti, amare la propria patria per garantire un futuro migliore ai nostri figli, il tramandare una cultura millenaria tenendo sempre ben in alto i valori cristiani che ci contraddistinguono.
Come Veneti siamo onorati dalla vostra presenza, felici che abbiate accettato di venire a commemorare con noi un vostro grande Combattente per la Libertà. Ora siamo consapevoli e pronti a metterci al vostro fianco, se lo vorrete, per intraprendere il percorso che i nostri due Popoli stanno portando avanti singolarmente, pronti a condividere idee e esperienze, affinchè il risultato che stiamo aspirando arrivi al più presto.
Per Noi commemorare la scomparsa di un Patriota Tirolese come Kerschbaumer, è veramente qualcosa di importante, perché la vita e le azioni da lui compiute, rispecchiano molto quelle dell’uomo e nostro Patriota “Bepin Segato”, di cui portiamo con orgoglio avanti le idee.
L’amore per la propria Terra, la riscoperta e la tutela delle tradizioni, trasmettere i valori che sono stati fondanti per i nostri due Popoli, devono essere i cardini delle nostre attività. Non possiamo permettere che Veneto e Tirolo, nazioni storiche di questa Europa dei Popoli, vengano inglobate, amalgamate, e diventino un tutt’uno con un stato che non ha valori, nato sulle truffe dei referendum e sugli inganni, su guerre di invasione falsificate in guerre di difesa, uno stato che cambia alleato durante il conflitto, uno stato che non tutela il perno della società, la famiglia naturale; uno stato che è pronto a tutto per la sua salvezza, anche a eliminare chi gli si rivolta contro dicendo la verità trasformandoli poi in suicidio o infarto.
Ed è per tutto questo che i nostri due Popoli devono camminare insieme, uno affianco all’altro, ognuno con le proprie individualità e caratteristiche ma pronti a darsi aiuto contro il comune nemico e facendo in modo che l’Aquila torni a volare alta così come il Leone di San Marco torni a ruggire.
Giorgio Roncolato
Presidente dell’associazione Bepin Segato
6.12.2014 a Verona