Lo storico Andrea Di Michele afferma che l’aggettivo „altoatesino“ sia stato coniato dai francesi. Questa affermazione richiede una correzione. Il termine „alto-atesino“ o „altoatesino“ è emerso solo nel tardo fascismo.
Per il territorio tirolese a Sud del Brennero e a Ovest di Arnbach, all’inizio dell’occupazione italiana, veniva usata la derivazione „atesino“. Vedi, per esempio, il decreto della Prefettura della Venezia Tridentina dell’8 agosto 1923 con il quale i termini „Süd-Tirol“, „Deutschsüdtirol“, „Tirol“ e „Tiroler“ furono proibiti e furono ammesse solo le denominazioni „Alto Adige“, „Atesino“, e – „in via provvisoria e di tolleranza“ – „Oberetsch“ e „Etschländer“. L’aggettivo „altoatesino“ inizialmente non fu nemmeno utilizzato da Ettore Tolomei. Anche lui, come derivazione, preferiva „atesino“, per esempio nel toponimo „San Genesio atesino“. Ancora nel 1936 lo stesso Tolomei scriveva „atesino“. Vedi, per esempio, il suo libro „La restituzione del cognome atesino“.
Per quanto riguarda la denominazione „Alto Adige“: È vero che questa precede il fascismo e che fu coniata dai francesi. Ma sotto Napoleone sia il contesto politico che il territorio al quale il termine si riferiva furono completamente diversi! „Alto Adige“ fu in uso solo per quattro anni, e, dopo il ritorno del territorio del Tirolo meridionale all’Austria nel 1814, la parola „Alto Adige“ rimase scomparsa per più di 90 anni. A partire del 1890 Ettore Tolomei usava il termine „Alto Trentino“ per la parte tedesca del Tirolo sudalpino. Solo nel 1904 Tolomei reintrodusse il termine „Alto Adige“ e, sempre per perfezionare i suoi obbiettivi nazionalistci, lo trasferì al suddetto territorio, negando così ogni relazione con il Tirolo.
Giustamente Andrea Di Michele scrive che il termine „Alto Adige“ per la parte tedesca (e in parte ladina) del territorio conquistato dopo la prima Guerra mondiale fu usato già prima del fascismo. Tuttavia, l’ideatore e il motore è sempre stato Ettore Tolomei, „l’uomo che inventò l’Alto Adige“ (secondo lo storico Maurizio Ferrandi). Anche il libro propagandistico „Mein Kampf“ di Adolf Hitler fu scritto prima del nazionalsocialismo! E tutti sappiamo bene cosa sia successo dopo. In „Alto Adige“, tuttavia, i crimini del fascismo, perlomeno quelli culturali, sussistono nel presente. E non soltanto i politici, anche alcuni storici, sotto le apparenze della scienza, tendono a relativizzarli e minimizzarli.
Cristian Kollmann